Se eseguite correttamente, le pratiche aziendali a favore dell'ambiente, del sociale e del buon governo (ESG: environmental, social & governance) non sono un semplice costo, ma possono al contrario generare un ritorno positivo sull'investimento (ROI), migliorando l'efficienza, riducendo i costi e favorendo le vendite.
Tutti gli stakeholders di un’azienda (clienti, dipendenti, partner, istituzioni, comunità e investitori) possono infatti beneficiare delle strategie ESG poste in essere dall’azienda per proteggere il pianeta, per trattare i dipendenti con rispetto, per supportare le comunità locali e più in generale per generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Per questo la maggioranza dei manager e degli investitori oggi concorda sul fatto che un’azienda, per avere successo, debba impegnarsi a favore della sostenibilità.
Come per qualsiasi altro investimento, anche nel caso degli investimenti a favore della sostenibilità le aziende dovrebbero prima di tutto considerarne il ROI.
I fattori necessari a calcolare il ROI per la sostenibilità (S-ROI) ricadono in 4 macro-categorie:
Risparmi sui costi
Aumento delle vendite
Assunzione di nuovi dipendenti e aumento della soddisfazione di quelli già assunti
Riduzione del rischio
1. Risparmiare sui costi
Le organizzazioni e le aziende che aspirano a diventare più sostenibili devono prendere in considerazione i possibili impatti delle loro scelte sui costi di tutti i dipartimenti e di tutte le funzioni aziendali. In particolare, scelte più responsabili possono portare ad una riduzione dei costi attraverso:
i miglioramenti nei processi di produzione, approvvigionamento, distribuzione e logistica;
la manutenzione degli edifici, l’utilizzo sistemi di aria condizionata, riscaldamento e illuminazione "intelligenti" e l’utilizzo di energia solare ed eolica;
la progettazione dei materiali e dei prodotti, nonché la gestione della fine del ciclo di vita attraverso il riutilizzo ed il riciclaggio;
i servizi ambientali, quali la riduzione dei rifiuti, l’impiego di fornitori di prodotti ecologici per la pulizia, e le forniture di prodotti e materiali ecosostenibili;
le scelte finanziarie, come l'applicazione di crediti di carbonio, e amministrative, come la riduzione al minimo della fatturazione cartacea e della stampa di documenti su carta;
i servizi ai clienti, come ad esempio la riparazione a distanza dei prodotti;
la gestione delle risorse umane attraverso l’utilizzo di interviste in videoconferenza e l’assunzione di dipendenti qualificati di qualunque genere, cultura, religione o etnia;
le scelte di Information Technology, in particolare quelle relative ai data center ed ai service provider;
le attività di vendita e marketing, come la riduzione degli incontri faccia a faccia con i clienti e le scelte responsabili nella stampa, spedizione e imballaggio dei materiali promozionali;
il minore footprint immobiliare, tramite lavoro a distanza, con conseguente riduzione di tutti i costi associati;
la riduzione dei costi di viaggio di lavoro attraverso l’impiego di soluzioni alternative quali le riunioni virtuali.
Tutte queste voci possono essere migliorate attraverso pratiche sostenibili che determinino una maggiore efficienza, meno sprechi e costi inferiori.
2. Aumentare le vendite
Oltre al risparmio sui costi, strategie ESG più responsabili possono favorire la crescita delle vendite. Le aziende possono, infatti, acquisire nuovi clienti che cercano servizi e prodotti più sostenibili, utilizzando la sostenibilità come vantaggio competitivo per aumentare le proprie quote di mercato.
Nel settore B2B, non essere sostenibili e certificati può portare oggi a perdere dei clienti. Alcune aziende, infatti, preferiscono lavorare solo con fornitori certificati e sostenibili. E anche laddove la sostenibilità non sia un requisito indispensabile per partecipare ad una gara, i processi di selezione dei fornitori spesso includono tra i criteri decisionali aspetti direttamente riconducibili a sostenibilità e responsabilità sociale.
Nel settore B2C, il risveglio ecologico e sociale dei consumatori ha aumentato notevolmente la pressione sulle aziende affinché queste facciano scelte più responsabili. Di conseguenza, oggi un'azienda che non aiuta i propri clienti a migliorare la loro impronta ambientale e sociale rischia di deludere le loro aspettative.
Una attenta strategia ESG può quindi migliorare le vendite di un'azienda attraverso:
una migliore reputazione aziendale e una migliore percezione del brand: le aziende più sostenibili vengono percepite come più etiche, affidabili e responsabili, e conseguentemente i loro prodotti e servizi vengono ritenuti di qualità superiore (per questo i loro clienti sono più fedeli e motivati a parlarne bene);
nuovi clienti: essere conosciuti come un'azienda responsabile attirerà nuovi clienti, in particolare consumatori e aziende che cercano attività, prodotti e servizi sostenibili;
una maggiore differenziazione competitiva: essere sostenibili consente ad un brand di distinguersi positivamente dai propri concorrenti.
3. Assumere nuovi dipendenti e aumentare la soddisfazione di quelli già assunti
Non c'è dubbio che le aziende che sviluppano una solida strategia ESG riescano a creare una cultura orientata allo scopo capace di coinvolgere maggiormente i dipendenti e a migliorarne il benessere.
Numerosi sondaggi riportano, infatti, che i dipendenti (in particolare le generazioni più giovani) cercano datori di lavoro che siano responsabili sotto il profilo sociale, economico ed ambientale.
In particolare, la maggioranza dei lavoratori dichiara di preferire i datori di lavoro che hanno un piano a favore dell’ambiente. Alcuni di questi si dicono addirittura disposti a lavorare per un’azienda che dimostra di essere attenta all'ambiente per un salario inferiore a quello offerto da altri datori di lavoro.
La maggioranza dei dipendenti dichiara che è più probabile che rimanga con un datore di lavoro che ha mostrato un piano di sostenibilità ambizioso e credibile, ed alcuni dichiarano di essere disposti a passare più tempo in ufficio se la propria azienda si impegna maggiormente a favore della sostenibilità.
Sempre più lavoratori, inoltre, lasciano aziende che non hanno una seria strategia ESG per cercare posizioni più gratificanti presso aziende che invece ne hanno implementata una credibile e efficace.
In generale, poi, i dipendenti amano solitamente partecipare a progetti ed eventi che supportano le cause in cui credono.
4. Ridurre il rischio
Ogni giorno leggiamo articoli che ci confermano che sia gli investitori che i consumatori danno sempre più importanza alla strategia ESG di un'azienda quando decidono dove investire e quali prodotti e servizi acquistare.
Un'azienda che si comporta in modo responsabile attiva, quindi, una sorta di polizza assicurativa che porta ad una riduzione del rischio sistemico e conseguentemente ad una riduzione del costo del capitale, del debito e della volatilità del prezzo delle azioni.
Ovviamente per le aziende più piccole è più difficile misurare con precisione l’impatto sul rischio finanziario, ma quelle che agiscono in modo responsabile riescono comunque a ricevere una valutazione più positiva da parte degli operatori finanziari.
Ridurre l'inquinamento, ridurre il consumo di energia, fare volontariato, costruire relazioni con la comunità locale, sono tutte attività che contribuiscono a ridurre i rischi, così come la ricerca di innovazione e di nuove tecnologie che possano migliorare la sostenibilità aziendale.
Il programma di co-creazione
Le aziende che implementano strategie ESG efficaci possono aumentare l'efficienza operativa, ridurre i costi, migliorare il proprio marchio, fidelizzare i dipendenti, attrarre nuovi clienti e incrementare le vendite.
Ma se non riescono a coinvolgere e attivare correttamente i loro stakeholders, i risultati del loro lavoro e del loro impegno non riusciranno mai a massimizzare il ritorno dei loro investimenti in sostenibilità (S-ROI).
Perché ciò avvenga occorre un programma di co-creazione (PCC) che supporti ciascuna delle quattro macro-categorie che abbiamo individuato:
Costi: il PCC è uno strumento che permette di informare e coinvolgere in tempo reale i lavoratori e le aziende partner su come sta progredendo la strategia ESG. Grazie ad un coinvolgimento tempestivo è possibile raccogliere da questi stakeholders input e feedback che permettono, attraverso attività di co-creazione, di apportare le modifiche necessarie a minimizzare i costi dei processi che sono oggetto della trasformazione aziendale.
Vendite: il PCC utilizza tutti i canali e le piattaforme digitali più popolari ed efficaci per ingaggiare aziende e consumatori sensibili a tematiche sociali ed ambientali nei momenti chiave del buyer’s journey e permette di ascoltare e prendere nota di tutto quello che questi stakeholders hanno da dire sulla strategia ESG. Questo li fa sentire parte attiva del processo di trasformazione e ne influenza positivamente le scelte di acquisto.
Lavoratori: il PCC utilizza sia dati analitici che contenuti emozionali per comunicare ai dipendenti ed a possibili candidati l’impegno aziendale a favore di società ed ambiente, e li invita a partecipare creativamente all'implementazione della strategia ESG, facendoli sentire partner e attori di un cambiamento positivo. In questo modo i lavoratori sono più motivati a rimanere in azienda, la produttività individuale aumenta e sempre più nuovi talenti sono interessati a candidarsi per entrare a far parte della nostra organizzazione.
Rischio: il PCC comunica in modo puntuale tutte le nuove politiche, procedure e attività responsabili ed ecocompatibili alla comunità finanziaria, influenzandone in modo positivo le considerazioni a favore dell'azienda e conseguentemente le valutazioni di rischio.
In conclusione, un’azienda che investe nel cambiamento per divenire più ecologica e più sostenibile può massimizzare il proprio ROI solo se accompagna il cambiamento con un programma di co-creazione che informa, coinvolge e attiva tutti gli stakeholders in modo puntuale e tempestivo, rendendoli parte del cambiamento.
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